2010-10-28

Il rispetto è sempre fondamentale, prima di tutto il resto

Forse non sarebbe neanche il caso di ripeterlo, ma il rispetto è una cosa molto importante, specie in un rapporto BDSM.

E' importante per chi si sottomette rispettare chi lo/la domina e questo è una cosa quasi naturale in questo genere di rapporto, è quasi una parte integrante di esso. Il rispetto dei dominato per chi lo domina è quasi sottinteso ed non può essere diversamente.

Ma è altrettanto importante per chi domina rispettare sempre chi è dominato/a.

Questo aspetto del rispetto nel BDSM spesso non viene completamente compreso e non viene messo in pratica, almeno da alcune persone.

Alcuni dominanti (che siano master o mistress) a volte trattano senza rispetto la/il loro dominato. Alcuni non hanno ha ben chiara la differenza che passa tra il rispettare una persona e il sentirsi inferiore a quella persona.

Queste due cose sono molto diverse ma dal punto di vista delle emozioni e delle abitudini può essere difficile mettere in pratica questa differenza.

Sia ben chiaro che qui io NON sto parlando ne di di "momenti di gioco BDSM", ne di di "scene BDSM" e neppure di rapporti BDSM totalizzanti ma equilibrati. In queste situazioni la "mancanza di rispetto" può essere parte integrante dell'esperienza anzi spesso viene giustamente cercata da entrambe i partner. Ma è sempre una mancanza di rispetto relativa e limitata ad alcune situazioni che sono condivise tra i partner e su cui c'è sempre comunicazione.

Da qui in poi e per il resto dell'articolo, io sto parlando di un atteggiamento di fondo di assenza di rispetto che solo alcuni dominanti hanno.

Dal punto di vista delle emozioni, potrebbe sembrare che se un master (o una mistress) non tratta sempre la sua schiava come una forma inferiore di vita, come una nullità che si può e si deve calpestare e maltrattare senza alcun riguardo, questo master (o mistress) stia facendo una cosa errata, che non va daccordo col suo essere dominante e superiore.

Ma non è affatto cosi.

Dal punto di vista delle abitudini, succede più o meno a tutti che in un  "rapporto di gerarchia" (sul posto di lavoro, per esempio, ma non solo) c'è l'abitudine a subire la mancanza di rispetto di chi sta più in alto di noi ed ad infliggere mancanza di rispetto a chi sta più in basso di noi.  Questo genere di comportamenti vengono fatti in modo automatico, senza pensare ne ai motivi, ne al loro significano, ne se sono giusti o sbagliati.

Ma non è affatto detto che debba per forza essere cosi.

Il BDSM è sempre una questione di scelta: niente e nessuno ci obbliga veramente a sottometterci ad un altra persona cosi come niente e nessuno ci obbliga veramente a prenderci la responsabilità di (ed a fare tutto il lavoro necessario per ) sottomettere un'altra persona.

Lo facciamo perché ci piace farlo e soprattutto perché decidiamo di farlo.

La situazione è totalmente diversa rispetto ad un "rapporto di gerarchia" quindi non è affatto necessario affermare la propria "superiorità" (vera o presunta che sia) usando la mancanza di rispetto nei confronti di chi sta sotto. Nel contesto BDSM, usare la mancanza di rispetto per di affermare una presunta "superiorità" in realtà è un comportamento debole, che ha solo l'apparenza di un comportamento dominante mentre non lo è affatto.

Ricordiamoci sempre che il BDSM, tramite le "scene " o i momenti di gioco condivisi, permette anche di vivere tutte queste cose in modo da non entrare mai nella mancanza di rispetto VERA per una persona.

2010-10-25

La fiducia non è automatica ma si costruisce nel tempo

Un aspetto molto importante di una rapporto dominazione /sottomissione è la costruzione della fiducia reciproca.

Il tipo di rapporto che si cerca nel BDSM comporta pratiche che possono essere fisicamente pericolose unite ad emozioni e sentimenti che possono essere sconvolgenti. L'intensità estrema è qualcosa che viene cercato da tutte le persone che si interessano di BDSM, ogni persona (a modo suo) cerca intensità che sia fisica, emotiva, intellettuale, sentimentale o in tutti questi aspetti assieme.

La tentazione è quella di tuffarsi a capofitto, è quella di bruciare le tappe e farsi travolgere nel "fuoco" di una pratica o di un rapporto senza stare troppo a pensare alle conseguenze. Questo può andare benissimo, anche lasciarsi travolgere può fare parte dell'esperienza cercata ed ha un suo valore ed un suo gusto.

Prima di affidarsi a qualcuno/a in questo modo, è necessario prendersi il tempo di conoscersi reciprocamente, di parlare (magari anche di cose al di fuori del BDSM) e cercare di valutare la persona che ci sta davanti. Chi vuole sottomettersi osserva e studia la persona che eventualmente lo/la sottometterà, chi vuole sottomettere osserva e studia la persona che eventualmente si sottometterà a lui/lei.

In questa fase del rapporto si costruisce un aspetto molto importante, la fiducia reciproca basata sulla conoscere l'altra persona.

Per esempio, è  necessario capire se quel dominate ha autocontrollo e quanto, è necessario capire se quel dominate conosce le pratiche che poi realizzerà, è necessario capire che genere di sottomissione quella certa sottomesso/a vuole e si immagina oppure che genere di sottomissione potrebbe accettare, è necessario capire se quel sottomesso ha problemi emotivi /emozionali e di che tipo e di che gravità.

Tutto questo (ed anche altro) non è possibile realizzarlo immediatamente, questo non si riesce a realizzare soltanto cavalcando l'impulso di un interesse profondo e istantaneo.

Un dominante che vuole assolutamente bruciare le tappe, qualcuno/a che spinge e incalza cercando senza tregua sempre qualcosa di più dal sottomesso ha indubbiamente un suo fascino. Questo è il fascino dell'uomo forte e volitivo che non si accontenta e pretende oppure il fascino della donna esigente ed altera che non concede il suo tempo ad uno qualunque e che pretende devozione senza risparmio.

Però questo modo di condurre il gioco ha un difetto, non permette a chi domina di conoscere le caratteristiche di chi è dominato (magari anche solo per  usufruirne meglio) e non permette a chi è dominato di valutare chiaramente le caratteristiche e le qualità di chi vorrebbe dominare.

Andare in fretta non permette di costruire fiducia.

Secondo me, chiunque pretenda che un sottomesso/a semplicemente "si adegui immediatamente" alle sue richieste ha un atteggiamento sospetto, perchè non si cura minimamente di costruire la fiducia e la conoscenza reciproca necessarie a fare funzionare veramente un rapporto BDSM.

Prestate attenzione quindi a chi si comporta cosi, perché chi cerca una "sottomissione istantanea" a mio parere non ha intenzione di approfondire nulla ma vuole solo un gioco più o meno superficiale e divertente.

Intendiamoci bene, per me non c'è nulla di sbagliato nel cercare solo un gioco divertente, ci mancherebbe altro. Però quasi inevitablemente nascono dei problemi quando uno dei due partner inizia a credere alle parole dell'altro senza vedere che questa persona non si cura di costruire la fiducia ne di conoscere.

Se volete potete provare a paragonare la fase iniziale di un rapporto BDSM ad una "cotta" adolescenziale.

Non è certamente la stessa cosa ma dal punto di vista delle emozioni e dei sentimenti il paragone regge molto bene. Nel momento in cui scatta l'innamoramento, l'istinto è quello di lasciarsi andare, di bruciare subito le tappe senza darsi il tempo di conoscersi realmente e di costruire la fiducia reciproca. Quasi la stessa cosa può succedere nelle prime fasi di un rapporto BDSM ed i rischi sono simili, anzi sono ancora maggiori dato che nel BDSM il genere di partiche fisiche (e di emozioni) ha certamente una dose di rischio maggiore.

2010-10-21

I Dominanti duri hanno forse licenza di fare qualsiasi cosa ?

Molti dominanti, uomini e donne, hanno un modo di fare estremamente duro.

Cosa può esserci di più eccitante per un uomo sottomesso che una mistress volitiva e insensibile che lo tratta come una totale nullità, lo maltratta senza alcun riguardo, gli infligge i propri capricci ridendo di lui e lo punisce crudelmente ?

Cosa può esserci di più inebriante per una donna sottomessa che un master severo ed inflessibile che la usa per il proprio piacere, sfoga su di le ogni proprio sfizio e le infligge punizioni terribili per ogni minima mancanza o semplicemente ogni volta che decide di farlo ?

Un modo di comportarsi ed atteggiarsi spietato ha molto senso in un rapporto BDSM.

Occorre fare una distinzione molto importante: una cosa sono lo stile ed il temperamento ma tutta altra cosa sono responsabilità, autocontrollo e saper fare.

Non bisogna mai fare confusione.

Ogni dominante ha il suo stile ed il suo modo di fare.
Alcuni hanno un atteggiamento da maestri/e o da insegnati e istruiscono volentieri il sottomesso/a spiegando cosa vogliono e cosa non vogliono. Altri hanno un temperamento volitivo e si aspettano semplicemente obbedienza totale (senza spiegazioni) da parte del sottomesso/a. Alcuni hanno un atteggiamento quasi paterno (o materno) e trattano il sottomesso/a come un adulto con un ragazzino/a da correggere. Alcuni sono capricciosi, altri sono pazienti (normalmente solo fino ad un certo limite), altri insistono molto su pochi temi, altri sono interessati a diverse situazioni e/o pratiche. Alcuni hanno molta esperienza, altri ne hanno di meno. Alcuni dominano tramite una qualche forma di pressione psicologica, altri si affidano molto alle punizioni fisiche. Alcuni impongono un sistema strutturato di regole e di punizioni. Altri esigono semplicemente quello che vogliono in quel momento e puniscono a loro giudizio ed arbitrio.

Ma le cose che non devono mancare mai a nessun dominante, indipendentemente dal suo stile e dal suo modo di essere sono  responsabilità, autocontrollo e saper fare.

Anche una mistress crudele, volitiva e capricciosa non deve mai mancare di essere resposabile, autocontrollata e deve saper fare le pratiche BDSM che sceglie.

Anche un master severo, inflessibile ed esigente non deve ma mancare di essere resposabile, autocontrollato e deve saper fare le pratiche BDSM che sceglie.

Se un dominante si fa prendere dalla sua stessa durezza e arriva a mancare anche solo in una queste tre aree, allora sta agendo male, sta per mettere in pericolo il suo sottomesso/a e (se non l'ha già fatto), sta per cacciarsi da solo/a in grossi guai e forse quello che fà può anche arrivare a scadere nella semplice violenza (che non è il BDSM!).

E' necessario che questo sia ben chiaro sia a chi domina sia a chi è sottomesso.

2010-10-19

Siete responsabili di quello che fate?

Siete responsabili di quello che fate ?

Prendersi la responsabilità di ciò che si fa è un concetto fuori moda da sempre. La persona che fa un passo in avanti e dice apertamente "sono stato io" viene considerato solo un fesso.

Ma nella pratica del BDSM le cose dovrebbero essere molto diverse per degli ottimi motivi pratici.

Ogni "gioco" BDSM presenta dei rischi, delle cose che possono finire male (anche solo per caso o per sfortuna).

Se ci pensate su un attimo, vi lascereste davvero frustare da una (o da uno) se già sapete che questa persona non ammetterebbe mai di avere fatto un errore, di avere dato un colpo troppo forte o di averlo dato nel posto sbagliato ?

Se ci pensate su un momento, vi lascereste davvero legare da uno (o ad una) che avete già sentito dire frasi come "Hai le mani (o le gambe) insensibili ? colpa tua che non stai abbastanza ferma/o!! " oppure che regolarmente stringe moltissimo le corde e le dispone apparente a caso ?

Fate bene attenzione: il punto non è l'autorità di chi domina e neppure il suo diritto (in senso lato e sempre nell'ambito di rapporti consensuali) di decidere sempre che cosa fare e fare subire al sottomesso/a.

Il punto è che un dominante (o una dominante) ha il diritto di imporre qualsiasi cosa al sottomesso/a ma non dovrebbe mai sottrarsi alle conseguenze di quello che sceglie di fare.

Se si sottrae alle conseguenze delle sue azioni, se prova a scrollarsi di dosso la responsabilità di cosa succede, se dà immediatamente la colpa di quello che è successo al sottomesso/a, allora questa persona non è un dominante ma è solo un vigliacco, secondo il mio (non cosi) modesto parere.
Se si comporta cosi non è un master ma solo un omino pericoloso che arraffa quello che può (oppure è solo uno sciocco che non sa bene quello che sta tentando di fare), Se si comporta cosi non è una mistress ma è solo una pericolosa egoista/ egocentrica a cui importa solo di se stessa (oppure è solo una sciocca che non sa bene quello che sta tentando di fare). Sempre secondo il mio (non cosi) modesto parere.

Su questo dovrebbero riflettere tutti coloro che scelgono di dominare, quale che sia l'etichetta di cui si fregiano (master, mistress, padrone, padrona, dom, dea, divina, maestro ecc ecc).

Su questo dovrebbero riflettere bene soprattutto tutti i sottomessi/e e schiavi/e, dato che solo proprio loro i possibili bersagli dei comportamenti non responsabili dei dominanti.

2010-10-13

La tecnica zero, l'autocontrollo

Il BDSM è fatto di fortissime emozioni e di travolgenti sensazioni fisiche.

Le azioni del BDSM che facciamo o che ci lasciamo fare spesso derivano da pulsioni profonde, da fantasie che per lungo tempo abbiamo coltivato e che siamo più che felici di mettere in pratica nel momento in cui troviamo il partner giusto e l'occasione propizia.

Ma dato che il BDSM non è violenza , è necessario che chi agisce riesca in ogni momento a non perdere il proprio l'autocontrollo. Nel momento in cui l'autocontrollo viene perso, il rischio di causare o ricevere ferite o danni fisici permanenti diventa altissimo.

Per qualsiasi sia il vostro personale motivo per realizzare una pratica BDSM, la cosa che sicuramente non volete è fare è causare dei veri danni.

Il mio consiglio è che facciate un onesto esame di coscienza (se non l'avete fatto già) e se per voi non è cosi, se non vi importa delle conseguenze del vostro "gioco", vi consiglio caldamente di prendere atto che voi in realtà non state cercando il BDSM ma volete solo una "scusa" per sfogare la vostra violenza e forse di tutto questo non ve ne siete neanche resi conto.

Pensateci.

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Parlando di autocontrollo nel BDSM, si può osservare una asimmetria: se è chi sta sotto a perdere l'autocontrollo, in genere questo non ha conseguenze dannose (anche se qualche concreto pericolo c'è). Spesso uno degli obbiettivi (anche se non l'unico) di decide di stare sotto è proprio il riuscire a lasciare il proprio autocontrollo ed arrivare ad affidarsi totalmente nelle mani del proprio/a dominante.

Invece se il dominante o la dominante perdono il controllo, mettono chi gli si sottomette (ed anche se stessi, indirettamente) in un grosso pericolo. Un pericolo che è necessario evitare e che si può evitare.

Chi è dominante ha il controllo di quello che succede. Se si fa prendere troppo dal momento, se eccede in alcol o droga, se cede alla rabbia, se non sa dosare le azioni che compie o non si cura delle conseguenze che procura, questo (o questa) dominante sta facendo un grave errore.
Perché, secondo me, nel momento in cui un dominante (o una dominante) esagera, smettere di essere un praticante del BDSM e diventa soltanto un violento o una violenta.

Per questo io dico che l'autocontrollo è la tecnica zero per ogni praticante BDSM.


Anche se  le dinamiche dominazione / sottomissione spesso portano chi si sottomette ad accettare anche dal punti di vista psicologico il controllo senza critiche da parte del/della dominante, è molto importante che chi si sottomette cerchi comunque di valutare se chi lo domina possiede autocontrollo sufficiente oppure no.
Schiavi e sottomessi, se vedete che il vostro/a dominante manca di autocontrollo, che si lascia trasportare dal emozione del momento, se si arrabbia e reagisce invece che agire, se non si cura di cosa vi fa o di come lo fa, se non tiene sotto controllo le conseguenze delle sue pratiche, se non ascolta neppure la vostra descrizione di come avete sopportato e subito quello che lui (o lei) vi ha fatto, di allora probabilmente siete nei guai ... forse vi conviene pensare bene se volte veramente affidarvi proprio a quella persona.


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C'è un motto antico che dice : Conosci te stesso .

Tra i molti significati che sono stati dati a questa frase, c'è l'ammonimento a conoscere i propri limiti,  «conosci chi sei e non presumere di essere di più» . Questo è un principio filosofico generale e chi lo ritiene valido lo applica a se stesso (o a se stessa) per tutte le cose della sua vita.

Da questo motto io derivo quest'altro:  Nel BDSM, Controlla te stesso. Sempre.

2010-10-10

Quindi tu vuoi essere una schiava: la realtà

Vi propongo la mia traduzione in italiano di un articolo che circola da molto tempo in rete e che è diventato una specie di classico sull'argomento "24/7" nel BDSM.

AGGIORNAMENTO: se vi interessano le esperienze reali di una schiava, 
vi consiglio di leggere quest'articolo.

Io non approvo le relazioni BDSM di tipo 24/7 di cui parla questo articolo, per il mio giudizio sono troppo totalizzanti e possono troppo facilmente diventare una forma di abuso e di degradazione, specie se non vengono condotte in modo quasi perfetto. Per me stesso sono sicuro di non volere un rapporto 24/7, sia per i motivo che ho appena detto ma anche perchè, per come io sono e per il mio carattere, sarebbe per me troppo "oneroso" esercitare un controllo di questo tipo su un altra persona e quindi sarebbe solo un fastidio e non un piacere.

Per quanto mi riguarda il BDSM può e deve essere affrontato da ogni persona nel modo che le è più congeniale. Non ci sono formule universali e nessun modo di viverlo è migliore di un altro. Non esistono BDSMer "veri" e "finti", anche se qualcuno forse lo pensa. Non esistono classifiche di merito ne di importanza. Secondo me l'unica "regola" da seguire sempre è quella di fare solo ciò di cui si è conviti e che ci sembra meglio. Ma per fare quello che è meglio per noi è necessario conoscere anche situazioni che non condividiamo. Questo articolo forse può aiutare a far capire qualcosa di più riguardo allo stile "24/7" nel BDSM.

Confesso che sono sempre stato molto curioso, quasi affascinato, dai  rapporti 24/7 nel BDSM pratico, da come funzionano e da cosa è necessario fare per entrabe le persone interessate per farli funzionare.  Ho anche avuto modo di conoscere e parlare con alcune persone (per la maggiorparte donne) che cercavano coscentemente un rapporto del genere o che lo stavano vivendo.

Anche se per voi il BDSM 24/7 non è un obbiettivo di vita, come non lo è per me, credo vi possa essere utile cercare di capirne di più.

Il BDSM in generale ed i termini ed i concetti che nascono da esso sono diventati una specie di moda, molte persone si definisco da sole come "schiave" o "schiavi" oppure si propongono come "Padroni" o "Padrone" su siti internet a tema, social network e simili. Non c'è assolutamente nulla di male in questo ed io non critico nessuno, se si propone onestamente per quello che è o che vorrebbe essere.

Parlando con molte persone incontrate sui siti a tema o sui social network ho notato che non c'è molta informazione e neppure molta consapevolezza su cosa è (o su cosa dovrebbe essere) una "schiava" o uno "schiavo", anche solo in teoria. E neppure c'è molta chiarezza su cosa comporta (o comporterebbe) nella vita pratica di tutti i giorni, cercare di esserelo.

Una confusione ancora maggiore la percepisco riguardo a cosa è (o a cosa dovrebbe essere) un "Padrone" o una "Padrona" e qui la cosa si fa addirittura pericolosa dato che pochissime persone si rendono conto, secondo me, del genere di  responsabilità ed di abilità necessarie per diventare veramente un dominante in un rapporto pratico che funziona nel tempo, invece che essere solo un allegro gaudiente che non si cura delle conseguenze delle sue azioni e che salta a tutta velocità da un contatto casuale al prossimo.

Se volete avere un'idea un poco più precisa di cosa potrebbe essere una "schiava"nel BDSM 27/7 reale, questo articolo vi darà da pensare. Almeno io lo spero :)

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Quindi tu vuoi essere una schiava: la realtà.
Di miria hunter <miria_hunter@softhome.net>
traduzione in italiano di JedriK 

Ho deciso di scrivere questo articolo perchè ho visto molte sottomesse entrare nello stile di vita aspettandosi che ogni cosa sia come in un sogno e perfetta. Non voglio rovinare i sogni di nessuno, o sviarle da questa attività, ciò che voglio è spiegare come stanno veramente le cose. Essere una schiava può essere, e per me è, una vita meravigliosa. E' tutto quello che io volevo che fosse. E' anche più di quello che mi aspettassi, e se qualcuno mi avesse spiegato la realtà prima della mia decisione, questo avrebbe reso la mia transazione molto più semplice. Ai fini di questo articolo, parlerò di problematiche legate al fatto di essere una schiava 24/7. Questi commenti sono dal mio punto di vista, che è quello di una femmina schiava con maschio Master. Dicendo questo non voglio escludere le Dominatrici o gli schiavi uomini. Per loro io non posso commentare in base ad esperienze personali. Tutto questo è solo il mio punto di vista da una esperienza reale.

In primo luogo, ci sono alcune cose che tu devi scoprire per te stessa e su te stessa. Vuoi essere in questo tipo di relazione 24 ore ogni gionro e 7 giorni ogni settimana? Forse vuoi essere in questo tipo di relazione solo durante delle scene. Forse vuoi interpretare una parte solo durante certi periodi di tempo. Ci sono molti modi di questo può essere fatto, ma devi capire quello che è giusto per te.

In secondo luogo, è necessario imparare ad essere onesta con te stessa. Capire che cosa farai e che cosa non farai e che cosa "forse" farai. Cerca dentro di te quello che vuoi veramente, e quando lo trovi, sii onesta con chiunque ti parli. Non accettare di fare qualcosa a lungo termine che tu sai che non sarai in grado di completare. Poniti alcune domande difficili. Il resto di questo articolo ti darà aspetti da contemplare per poter basare le tue decisioni sulla realtà e non sul sogno di qualcun altro di come dovrebbe essere.

Sei disposta a cedere il 100% del controllo della tua vita a qualcun altro? Le schiave 24/7 fanno questo. Fare un giocho di ruolo, interpretare una parte, significherebbe entrare in questo rapporto solo per un tempo concordato in cui il Padrone avrebbe il controllo totale. Una volta che la scena è finita, tutto torna alla normalità.

A te piace la musica country? Forse tu ami il Rock and Roll. Considera questo. Al Padrone che ti impone il collare piace solo la musica classica o un altro tipo di musica che a te non piace. Sei pronta a rinunciare a scegliere ed ad ascoltare solo la sua musica? Questo tipo di sacrificio può applicarsi a tante altre cose di cui attualmente ti godi. Per quanto mi riguarda, io amo vecchie canzoni d'amore di ogni tipo, e il mio Maestro è nell' Hard Rock. A causa delle Sue preferenze, io raramente ottengo di ascoltare le mie canzoni. Ma, quando  sono una brava ragazza, a volte, lui mi permette di ascoltare la mia musica, fintanto che ho eseguito i miei compiti assegnati e le faccende che mi competono. Si noti, ho detto "mi permette di". Qualcosa di semplice come l'ascolto della radio è una ricompensa per me. Non è scontato che ti sarà permesso di godere anche solo questo piccolo piacere ogni volta che lo desideri. Queste limitazioni si possono applicare a molti settori della tua vita, come la TV, le scelte di cibo o di amici, un po ovunque ed a qualsiasi cosa! C'è un certo stile di abbigliamento che ami? Certi colori e profumi che non puoi fare mai a meno di indossare? Se il Padrone non li approva, indosserai uno stile completamente diverso, con colori che non ti saresti mai sognata. Lui può decidere i vestiti per te ogni mattina. Sei preparata a rispettare felicemente le Sue scelte? Se Egli ti ha chiesto di indossare qualcosa di molto striminzito per andare da qualche posto semplice come un negozio di alimentari, riesci a fare questo senza esitazione? Io sono fortunata dato che il mio Padrone mi permette di scegliere i miei vestiti la maggior parte del tempo. Ma in qualsiasi momento, se dovesse decidere che Lui vuole che io indossi qualcosa di diverso, io mi cambio immediatamente. Fidati di me, Lui questo diritto lo esercita. Ho imparato a chiedere sempre a Lui ciò che Egli vuole che io indossi, se andiamo in un posto speciale.

Sei pronta a cambiare il tuo taglio di capelli, la lunghezza o il colore per compiacere il Padrone? Tutti questo apparterrà a Lui una volta che accetterai il collare, come sarà anche per tutto quello che una volta apparteneva a te. Non possederai più nulla di tuo. Dal momento in cui tu prenderai il Suo collare, tutto sarà Suo. E non sarà più la "tua" auto o i "tuoi" vestiti, ma i "Suoi", in prestito a te come Egli meglio crede. Se Lui dovesse scegliere così, non ti sarà permesso di indossare nessun vestito. Questa sarà una Sua scelta, non tua. Ricorda, tu hai rinunciato a ogni diritto di fare queste scelte da sola.

Hai una poltrona preferita, o un certo modo in cui ti piace sederti o camminare? Il tuo Padrone deciderà se ti siederai su una sedia o sul pavimento. Egli potrà dire se devi incrociare le gambe, o se ti sedi a gambe spalancate. Tu dovrai chiedere il permesso anche solo per salire sul letto, o per stare seduta su una sedia. Alla maggior parte degli schiavi è concesso un cuscino sul pavimento per il quale non è necessario che chiedano il permesso di sedercisi sopra, ma poco altro. Sarà anche necessario il permesso per mangiare a tavola con il Padrone.

E' stata una lunga giornata al lavoro. Arrivi a casa e non vuoi altro che rilassarti in una vasca e andare a letto presto. Beh, non ti sarà possibile. Essere stanchi, malati, o semplicemente di cattivo umore, non ti esenta dalle mansioni a te richieste. Tu sei sempre tenuta a farle: preparare il Suo pasto, e andare a letto quando Egli dice di farlo. Ritirarsi per dormire di solito si verifica in un tempo prestabilito, anche se non sei pronta ad andare. Non ci sarà un "sono troppo stanca" o un "non mi sento bene": niente del genere. A meno che il Padrone non ti abbia dispensato dai tuoi compiti e incombenze, rimarrai sempre responsabile nel garantire che i suoi bisogni e desideri siano pienamente soddisfatti: non importa quali siano questi bisogni e desideri. Il tuo compito è di informare il tuo Padrone del tuo stato di salute fisica. Uno dei tuoi compiti principali sarà quello di curare e proteggere i Suoi possedimenti. Tu sei il possedimento più pregiato che Egli possiede. Finché fai in modo che il tuo Padrone sappia come ti senti, Egli farà in modo che le tue attività siano adeguate alle tue capacità.

Molte arrivano a questo stile di vita perché cercando di essere usate sessualmente, per servire il Padrone in ogni al Suo capriccio, e non hanno mai preso in considerazione altri aspetti. La parte principale di essere una schiava è di essere al servizio del vostro Padrone e non di essere servite voi stesse. Tuttavia, essere disponibili a Lui in ogni momento è anche una aspettativa non detta. La vecchia scusa "non stasera caro, ho mal di testa" non funziona in un rapporto D/s (Dominazione/sottomissione). Al fine di fornire a Lui il piacere, devi anche esprimere a Lui il tuo piacere nel momento in cui lo provi. Non fare mai sentire al tuo Padrone che questo è un lavoro per te: qualcosa che preferiresti non fare, che fai solo perché devi. Se il Padrone ti dice di fare qualcosa, non sta a te interrogarLo. Ti sarà chiesto di rispondere senza fare domande. In un secondo momento (se questo è consentito nel vostro rapporto), puoi chiedergli il permesso di parlare ad un livello di parità. Se Egli da il permesso, questa sarà la tua occasione per porre le tue domande. Tuttavia è importante che tu chieda in un modo tale da non mettere in discussione la Sua autorità, ma allo stesso tempo riuscire a soddisfare la tua curiosità.

Tu senti che essere una schiava significa essere costretta, forzata in schiavitù? Pensi di non potere fare questo se non ci sei constretta? Ripensarci. Le Schiave entrano in questo tipo di rapporto di loro spontanea volontà. Questi non sono i giorni della schiavitù forzata, è una questione di scelta. La tua! Tu sei quella che decide di trasferire il tuo stesso potere al tuo Padrone. Tu farai questo, non perché sei costretta ad obbedire, ma perché tu stessa hai la necessità di farlo. Sì, durante il corso della vostra relazione ci saranno volte in cui sarai costretta a fare qualcosa, ma non sarà mai qualcosa che va contro ciò che sei. Il tuo Master può ritenere che obbedire a questo paticolare comando ti aiuterà a crescere come la miglior persona che puoi essere, oppure che ti aiuterà a uscire da una inibizione che hai.

Come è il tuo carattere? Perdi velocemente il tuo autocontrollo quando sei agitata? O sei una persona rilassata, accetti qualsiasi cosa, e poi metti il broncio perché i tuoi sentimenti sono stati feriti? Un Padrone non vuole avere uno zerbino per schiava, né ha voglia di farsi dire come le cose dovrebbero essere. Imparare come e quando dire le cose diventerà molto importante nel vostro rapporto. Se non dici al tuo Padrone quando qualcosa ti dà fastidio, allora non hai alcun diritto di essere offesa. Per quanto meraviglioso e onnipotente Egli possa sembrare, Egli non legge nella tua mente: a meno che tu non gli parli, lui non sa. La chiave, come ho detto un attimo fa, è nel modo in cui glieLo dici.

La tua autodisciplina è molto importante in questa relazione. Hai la tendenza a rimandare le cose fino all'ultimo momento possibile? Non potrai fare questo quando sarai di Sua proprietà. Ci saranno lavori e compiti che tuo Master assegnerà che Egli si aspetta che siano fatte nei tempi previsti da Lui, non da te. La volontà e i bisogni del tuo Padrone saranno messi prima dei tuoi. L'autodisciplina è simile all'autocontrollo. La tua capacità di seguire e di completare gli incarichi dati dal tuo Padrone sarà molto importante. Come schiava, ti sarà necessario essere in grado di controllare le tue azioni abbastanza bene da essere in grado di rimanere entro i limiti stabiliti per te da Lui. Se Egli dice che non puoi fare qualcosa, semplicemente, tu non puoi. Farla lo stesso, e non dirGli nulla, non la fa diventare una cosa giusta da fare. Nel caso di un rapporto schiava/Padrone, ciò che Lui non sà PUO' fare del male a te, così come può fare male al rapporto che avete lavorato così duramente per costruire. Anche un semplice "bugia bianca" può distruggere la fiducia così necessaria per stabilire realmente questo tipo di rapporto. [NdT: un bugia bianca (white lie) è una bugia minore detta a fin di bene, specie se il motivo è non urtare la sensibilità di qualcuno oppure il quieto vivere - Può anche essere il non dire qualcosa (omissione) per gli stessi motivi ]

Per quanto riguarda le cose che tu vuoi e le cose di cui tu hai bisogno: sai quale è la differenza tra le due? Se no, ti raccomando caldamente capire quale è questa differenza prima di entrare in servitù. A volte le due sono difficili da distinguere, ma diventa importante che tu lo faccia. Il tuo Master garantirà che ci si prenderà cura di tutti i tuoi "bisogni", ma sarà Lui che permetterà o meno i tuoi "voglio", a Suo piacimento. I bisogni sono le necessità della vita che sono indispensabili per permetterci di rimanere mentalmente e fisicamente sani. Essi ci permettono di crescere emotivamente e spiritualmente. Se si riesce a sopravvivere senza qualcosa, allora è un voglio. I voglio di solito sono dati come premio per una buona condotta.

Per essere una schiava, ci saranno molte cose che devi imparare ad accettare dentro di te ed a cui devi adattarti. Il tuo scopo primario nella vita sarà quello di occuparti del piacere del tuo Padrone (sia mentalmente che fisicamente) in qualsiasi modo Egli desideri. Per fare questo, tu dovrai imparare bene come è il tuo Padrone. Trova ciò che piace e ciò che dispiace a Lui. Con questo, non intendo solo sessualmente. Imparerai che il sesso è solo una piccola parte del vostro rapporto. Impara ad anticipare ogni sua esigenza e desiderio, senza essere invadente. I suoi bisogni e desideri comprenderanno stimoli intellettuali, il piacere fisico, il supporto emotivo, e molte altre cose uniche a Lui. Ricorda - fisico non è uguale sessuale. Il piacere fisico può includere, ma non è limitato al, toccare, ai cibi preferiti, ai vestiti ed ai colori per esempo. Sarà il tuo lavoro assicurarti che i suoi piaceri fisici siano soddisfatte in ogni modo. Pensa ai cinque sensi, e rendi il Suo ambiente piacevole per tutti e cinque. Non dimenticate mai - la cosa più piacevole nel Suo ambiente dovrresti essere tu.

Come la sua schiava, spetterà a te capire cosa piace al tuo Padrone. Lui non dovrebbe chiedere sempre le cose più semplici - tu dovresti averle imparate. Se il Suo bicchiere è vuoto, lo riempi silenziosamente e discretamente. Ricorda, stai facendo questo per il Suo piacere, non per il tuo. Solo perché Lui non si accorge e non ti loda non vuol dire che tu lo stia facendo nel modo sbagliato. Guarda il Suo sorriso. Lui è tranquillo? Se Lui sembra felice e contento, allora hai fatto bene, e dovresti crogiolarti nella Sua soddisfazione. Ricorda sempre che tu fai questo per Lui e non per la tua soddisfazione. La tua felicità dovrebbe provenire dal servire Lui e dal Suo essere felice.

Come ho detto all'inizio di questo articolo, non sto cercando di spaventarti o di scacciarti dal mondo della D/s (Dominazione/sottomissione). Il mio obiettivo è fare in modo che, quando entri nel nostro stile di vita, tu lo faccia con gli occhi spalancati, ben sapendo cosa aspettarti. La strada non sarà facile. Dovrai reimparare molto di quello che una volta davi per scontato: cose che fai senza pensare, come semplicemente sedere su una sedia. Queste sono labitudini a cui nemmeno più pensiamo. O meglio, non ci pensiamo fino a quando non troviamo un Padrone.

Ogni altra cosa che tu hai imparato prima di leggere questo articolo è probabilmente vera. Essere una schiava è una vita meravigliosa: una in cui si prendono cura di te. La maggior parte delle decisioni (NdT: nella vita in generale) sono fuori dal tuo controllo e da quello del tuo Padrone. Ma molte scelte staranno ancora a te. La maggior parte dei Padroni vuoi una schiava che è intelligente, ha un senso dell'umorismo, e una volontà propria. Non c'è piacere nel possedere uno zerbino che sta solo immobille o che è solo calpestato. Lui si annoierà molto velocemente. Essere se stessi è il miglior consiglio che mi è mai stato dato, e ho trovato che questo è assolutamente vero per me.

Troverai che essere una schiava è tutto quello che hai sognato e molto di più se entri in questa vita sapendo qualcosa di più di cosa aspettarti. Se tu vuoi essere in questo stile di vita, ti accorgerai che, dove una volta solo camminavi attraverso la vita, ora volerai ad un palmo da terra. Parti di te che non sono mai state complete diventeranno intere. Nel cedere il controllo, io ho trovato la libertà: la libertà di trovare e di essere la persona che sono dentro di me.

La mia speranza è che, dopo aver letto questo articolo, tu sarai in grado di fare una scelta più consapevole riguardo l'entrare in questo stile di vita. Non dimenticate mai che uno dei requisiti più importanti per questo stile di vita è l'onestà. L'onestà con te stesso per prima cosa. Tuttavia, ti accorgerai che questo non è così facile come sembra. Una volta che si impara a fare questo, ti troverai in pace e in grado di entrare nella tua servitù con la mente più lucida, sapendo dove sei e dove vuoi essere. Quando accetti il collare di un Padrone, rinunci a tutti i tuoi diritti. I tuoi amici, la tua vita - nulla resterà tuo. Essere una schiava significa rinunciare a molto di più di quanto rinunceresti se tu fossi solo una sottomessa. Rinunci a tutti i diritti nella tua vita. Schiava non è solo una parola, è un modo di vita, una azione ben definita.

Stai bene, amica mia, e spero che questo stile di vita ti piaccia tanto quanto io ho imparato ad amarlo.


Chi volesse usare questo articolo sul suo sito o la sua mailing list può farlo finche il mio nome e indirizzo di posta elettronica rimangono. Date il credito alla persona a cui appartiene. miria_hunter@softhome.net 

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L'articolo originale può essere trovato su molti siti. Cercate "miria hunter" oppure il titolo: "So you want to be a slave: The Realities". L'indirizzo di posta miria_hunter@softhome.net risulta disattivato (ottobre 2010)

2010-10-05

Il BDSM non è violenza

Scrivere questo blog mi sta portando a fare (o meglio a ri-fare) tutta una serie di riflessioni sul BDSM in generale e questo "slogan" mi sembra molto appropriato. Qualcuno dirà che forse è addirittura banale.

Il BDSM non è violenza.

Il BDSM si basa sulla consensualità.

Consensuale significa che sia chi si sottomette che chi domina sono tutti e due daccordo su tutto quello che viene fatto. La sottomessa (o il sottomesso) accetta ciò che il dominante vuole imporgli e il dominante (o la dominate) sceglie e si prende la responsabilità di cosa decide di fare alla sottomessa (o al sottomesso).

Questa è la discriminante tra BDSM e violenza. E' un concetto abbastanza preciso ed è una linea che non deve mai essere oltrepassata.

La violenza può essere sia fisica che psicologica e dicendo violenza io parlo sia di violenza fisica che di violenza psicologica e/o emozionale.

Secondo me ci sono delle precise differenze tra una situazione BDSM e un caso di violenza.
  • Il BDSM è consensuale, (tutti i partecipanti sono daccordo che succeda)  mentre nessuno è daccordo nell'essere violentato/a o abusato/a.
  • Il BDSM è (di norma) discusso prima di essere realizzato e viene posta attenzione sia a cosa non è affatto gradito sia a cosa è desiderato e spesso viene discusso con tranquillità anche dopo che è successo, mentre della violenza non se ne parla mai, non se parla prima che succeda e dopo che è successa diventa addirittura un argomento tabù. 
  • Dopo il BDSM entrambe i partner hanno la netta impressione di sentirsi molto bene (anche se le "azioni" subite o compiute sono relativamente cruente) mentre dopo una violenza le persone si sentono molto peggio, specialmente la persona che l'ha subita di norma sta malissimo e si sente sporca, in colpa e profanata.
  • Nel BDSM una delle due persone ha prima di tutto il controllo di se stesso (sempre!) e poi il controllo sul partner. Mentre chi compie una violenza o un abuso è quasi sempre è fuori controllo, è trasportato dalla rabbia, dall'odio o da un altro sentimento negativo e spesso neanche se ne rende conto.
  • Nel BDSM tutti i partecipanti sono interessati alle necessità, ai desideri ed ai limiti dei loro partner, mentre chi compie una violenza non dimostra nessun interesse ne per le necessità, ne per i desideri di chi la subisce.
  • Nel BDSM la persona che ha il controllo di regola non usa mai le paure ed i punti deboli del partner per ferire o danneggiare psicologicamente o emozionalmente la persona che si affida a lui (o a lei) mentre chi fa violenza cerca di stimolare in ogni modo possibile e senza controllo le paure ed i punti deboli di chi viene abusato/a.
  • Il BDSM è cercato da tutti i partner in modo cosciente, mentre la violenza non è mai richiesta, specie da chi la subisce.
  • Il BDSM può fare evolvere e crescere chi lo pratica, mentre la violenza danneggia solo le persone in modi crudeli e con pesanti strascini fisici, emozionali ed emotivi che possono durare anche anni.
  • Il BDSM è spesso praticato da persone che fanno parte di una comunità o che sono persone conosciute anche da altri e che non si vergognano di "mettere la faccia" in quello che fanno mentre la violenza succede in solitudine e separata da ogni altro rapporto sociale. Spesso nessun'altro si accorge della violenza subita e compiuta, almeno per qualche tempo.
  • Il BDSM scatena sensazioni erotiche da un lato e di intimità dall'altro mentre la violenza separa le persone e non è erotica.
  • Qualsiasi pratica BDSM può e deve essere interrotta in qualsiasi momento da chi la subisce con un solo cenno o con una parola concordata (safeword) mentre chi subisce violenza non ha il potere di interrompere quello che le sta succedendo.
  • Durante le pratiche BDSM i partecipanti di norma non bevono e non assumono droghe, mentre chi ha comportamenti violenti ed incontrollati spesso ha bevuto oppure è sotto l'influenza di stupefacenti.
Voglio sottolineare che tutto questo non è una lista di regole incise su una pietra sacra e non è neppure la mia personale "verità rivelata" dall'alto. Ogni considerazione fatta ha dei motivi precisi (almeno secondo me) e la cosa più importante per ognuno è cercare di cogliere questi motivi e pensarci un poco sopra.

Molte altre persone le hanno fatte prima di me, in questa forma o in una simile. Non sono in grado di citarle tutte, ma riconosco apertamente di non avere inventato dal nulla queste considerazioni, ho solo fatto una sintesi personale di argomenti che potete trovare in rete. Se volete  farvene un'idea provate a cercare con un motore di ricerca "il BDSM non è violenza", "BDSM is not violence" oppure "BDSM is not abuse", ecc .

Voi di tutto questo che ne pensate ?