2012-03-17

una donna

una donna

-- Introduzione --

Parlando di rinnovamento, il singolo fatto più "nuovo" nella mia vita, da circa un anno e mezzo a questa parte, è la splendida presenza al mio fianco di nina.

Guardandomi indietro, vedo che la mia situazione di vita non è più come era un paio di anni fa. Devo dire che essa è cambiata in meglio principalmente per lo splendido rapporto, BDSM ed umano, che ho costruito con lei. Per essere precisi, devo dire grazie alla splendido rapporto che abbiamo costruito insieme, ognuno per la sua parte. Costruire questo rapporto è stato sia meraviglioso che faticoso e dico faticoso solo per sottolineare la mia convinzione che per un buon rapporto sono necessari lavoro, costanza, determinazione e non poca saggezza (da parte di entrambi). Entrambi abbiamo messo queste cose (e molte altre) nella nostra vita quotidiana ed i risultati sono ... ottimi :) Ho imparato molte cose, in questo periodo ed il mio modo di vedere e vivere il BDSM si è evoluto, credo, in meglio. 
Detto questo, voglio precisare che io continuo ad essere un uomo con tendenze dominati ed anche se accetto di buon grado i consigli e la saggezza di nina, sono sempre io che decido e voglio, almeno per tutte le questioni riguardanti il nostro BDSM.

nina è una donna stupenda ed una schiava abilissima, molto determinata e molto devota.
    
Ovviamente voi lettori potete non credere alla mia parola, ma potete leggere qui sotto il primo intervento di nina sul mio blog, così potrete iniziare a farvi una vostra idea di chi lei sia.

nina è stata a lungo combattuta sul pubblicare o meno questa prima parte della sua storia personale (e se farlo esattamente in questa forma, che è per lei estremamente "intima"). 

Io sono molto orgoglioso di lei e del fatto che abbia deciso di farlo.

In futuro ci saranno altri interventi di nina, oltre che i miei, per cui, se vi garba, restate sintonizzati.

Jed

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Innanzi tutto desidero ringraziare il mio Padrone per avermi dato l'onore e la possibilità  di esprimermi nel Suo Blog.
Come ha scritto Lui in questo periodo siamo cresciuti, evoluti.
Se guardo indietro, vedo una ragazza, poi una donna, convinta di essere sbagliata di avere qualcosa di difettoso nel suo cervello e nei suoi desideri. Non sa dare un nome alle sensazioni che prova, non capisce perché ai suoi occhi un dolce "principe azzurro" non le suscita nessuna attrattiva ....anzi. Non capisce perché il "duro", quello "cattivo" l'attrae, l'eccita ....
Così tiene per se queste fantasie e purtroppo confonde queste sue sensazioni, perché non sa che esiste un "cosa" chiamata BDSM, con il fatto di scegliere uomini rudi. Non capisce perché non la fanno felice, anzi si sente ancora più insicura e smarrita. E sapete qual'è la cosa buffa? Gli uomini la percepiscono come una donna che vuole predominare, che è più forte di loro. Bisogna dire che forte lo è, la vita l'ha messa a dura prova sin da bambina. Erano soliti dirle, quando le lacrime spuntavano nei suoi occhi di bimba: "Devi essere forte, sei una donnina" ed è cresciuta con questa frase come un mantra, non voleva deludere i suoi famigliari, anzi spesso era lei ad incoraggiarli, confortarli.
Come si può dare torto a quegli uomini che la incrociarono nella loro vita ? Arrivò internet e con esso la possibilità di confrontarsi con altre persone, ma anche lì ,dopo l'iniziale entusiasmo , arrivò ben presto la delusione e lo sconforto ....neanche qui  trovò ciò che cercava.
Fu così che una notte approdò ,con mille paure , in un sito....BDSM....avrebbe trovato qui le risposte su chi era e su cosa voleva? Quelle immagini di corpi e di volti di donne l'avevano turbata  molto. Come non rimanere affascinata , stordita ed eccitata nel vedere che c'erano persone che come lei avevano quei "pensieri" , quelle "pulsioni ".
Quanta strada farà da quella fatidica notte ....
Conobbe il suo primo Padrone , si trovò catapultata in una dimensione a lei sconosciuta dove un'uomo le dedica tempo ed attenzioni,  mostra con studiata moderazione la Sua severità, l'ascolta e si interessa alla sua vita, al suo passato ,è premuroso ma inflessibile ,lei non ha mai provato emozioni così forti e belle e anche quando casualmente incomincia a chiamarla "la Sua cagnolina" lei non capisce, ma lo trova bello , è come una carezza.
Piano , piano Lui le prende la mente e lei vive per donare incondizionatamente , suo unico desiderio è compiacerlo.   Ma c'è un ma .... allora non sapeva se fosse giusto o sbagliato avere delle domande, tante domande, avere cose da capire .... che quasi sempre cadevano nel vuoto ... allora non insisteva perché non voleva farlo arrabbiare ,voleva che fosse fiero di lei .
Ci fu il primo incontro , di cui serba un bellissimo ricordo ,in quella occasione si dimostrò ,si severo ,ma anche molto attento e premuroso .Seppe modulare bene dolore e piacere . Fu per lei devastante quando dovette separarsi da Lui , su quel treno che la stava riportando a casa ,pianse in silenzio , dietro un paio d'occhiali neri, pregava che le ordinasse di tornare indietro ,  avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare in quel motel , la sua mente ripercorreva ogni istante  ,sperando di non averLo deluso .
Si ricorda quel pianto liberatorio e colmo di gratitudine quando le disse che era stato tutto bellissimo ,che era stata bravissima .
Che felicità e come fu orgogliosa dei Suoi segni sul suo corpo .
Con Lui fu un rapporto per lo più virtuale , c'erano molti km che li separavano. Poi iniziò quella sensazione di qualcosa che non andava . Non si ricorda quando o come ma gli sms e gli incontri notturni x sessioni in cam diminuirono di frequenza e lei temeva di aver mancato in qualcosa , si sentiva abbandonata a se stessa , non c'erano più le attenzioni , la presenza quotidiana . A queste paure Lui rispondeva dicendo di avere molti impegni lavorativi che Gli impedivano di svolgere il Suo ruolo di Padrone con maggiore solerzia . Era solito dirle: "Ho poco tempo da dedicare a te, figurati se ho tempo di seguire delle altre". 
Come spiegare la delusione, la sofferenza e lo smarrimento quando le sue paure si rivelarono fondate? Lui intratteneva rapporti a distanza anche con altre, ma aveva sempre negato di farlo.
E qui sicuramente più di un Padrone obietterebbe che, come Padrone, lui ha ogni diritto, anche quello di avere più di una schiava. 
Infatti è così, un Padrone ha il diritto di volere e cercare tutto quello che desidera ma ha anche il dovere di essere corretto e coerente ed ha il dovere di spiegare bene cosa sta cercando. 
Infatti quello che la ferì e la porto a rompere questo rapporto fu il fatto che venne a mancare la FIDUCIA. Se questa viene a mancare, nulla può essere più come prima.
Con il senno di poi, lei si rese conto che quello che per la maggior parte dei padroni è un punto di partenza, per Lui era un punto di arrivo. La sottomissione di lei, il fatto che lei riesca ad esaudire ogni Suo desiderio, il fatto che lei non concepisca neanche la possibilità di contemplare un no come risposta. E' triste ammettere che ai Sui occhi lei era diventata "noiosa", che non era più uno stimolo piegare la sua mente e la sua volontà. 
Qualcuno le disse che questo invece sarebbe stato il momento per Lui di cogliere i frutti del Suo lavoro, una volta ottenuta la sottomissione di lei, Lui avrebbe potuto iniziare un percorso di crescita e ricerca usando la sua schiava come uno strumento, come una "tela" su cui dipingere le sue fantasie. 
Lei si sforzò di ritrovare quell'equilibrio, credeva tanto in questo rapporto, e malgrado lui continuasse a negare l'evidenza dei fatti, lei ci provò, provò con tutto il cuore a far funzionare le cose ma purtroppo qualcosa si era rotto e non era più possibile tornare indietro. I rapporti umani non sono come un oggetto spezzato a cui poni rimedio con della colla.   
La cosa che la rendeva più insofferente era il fatto di non essere usata dal suo Padrone. Proprio quando lei aveva finalmente compreso chi era e cosa voleva nella sua vita, si trovava frenata, limitata, proprio in quello che l'avrebbe fatta sentire realizzata come donna e schiava. Dovette ammettere a se stessa, e le costo molta fatica essere onesta fino a questo punto, che se una parte di lei soffriva da morire all'idea di chiudere questo rapporto, l'altra parte si sentiva sollevata. Lei era arrivata alla conclusione che voleva essere una schiava ma non voleva più essere "l'altra", l'amante o il divertimento di un week end. Aveva capito per lei il BDSM con un compagno di vita era ciò  che desiderava e ciò di cui aveva bisogno.
nina