2010-10-13

La tecnica zero, l'autocontrollo

Il BDSM è fatto di fortissime emozioni e di travolgenti sensazioni fisiche.

Le azioni del BDSM che facciamo o che ci lasciamo fare spesso derivano da pulsioni profonde, da fantasie che per lungo tempo abbiamo coltivato e che siamo più che felici di mettere in pratica nel momento in cui troviamo il partner giusto e l'occasione propizia.

Ma dato che il BDSM non è violenza , è necessario che chi agisce riesca in ogni momento a non perdere il proprio l'autocontrollo. Nel momento in cui l'autocontrollo viene perso, il rischio di causare o ricevere ferite o danni fisici permanenti diventa altissimo.

Per qualsiasi sia il vostro personale motivo per realizzare una pratica BDSM, la cosa che sicuramente non volete è fare è causare dei veri danni.

Il mio consiglio è che facciate un onesto esame di coscienza (se non l'avete fatto già) e se per voi non è cosi, se non vi importa delle conseguenze del vostro "gioco", vi consiglio caldamente di prendere atto che voi in realtà non state cercando il BDSM ma volete solo una "scusa" per sfogare la vostra violenza e forse di tutto questo non ve ne siete neanche resi conto.

Pensateci.

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Parlando di autocontrollo nel BDSM, si può osservare una asimmetria: se è chi sta sotto a perdere l'autocontrollo, in genere questo non ha conseguenze dannose (anche se qualche concreto pericolo c'è). Spesso uno degli obbiettivi (anche se non l'unico) di decide di stare sotto è proprio il riuscire a lasciare il proprio autocontrollo ed arrivare ad affidarsi totalmente nelle mani del proprio/a dominante.

Invece se il dominante o la dominante perdono il controllo, mettono chi gli si sottomette (ed anche se stessi, indirettamente) in un grosso pericolo. Un pericolo che è necessario evitare e che si può evitare.

Chi è dominante ha il controllo di quello che succede. Se si fa prendere troppo dal momento, se eccede in alcol o droga, se cede alla rabbia, se non sa dosare le azioni che compie o non si cura delle conseguenze che procura, questo (o questa) dominante sta facendo un grave errore.
Perché, secondo me, nel momento in cui un dominante (o una dominante) esagera, smettere di essere un praticante del BDSM e diventa soltanto un violento o una violenta.

Per questo io dico che l'autocontrollo è la tecnica zero per ogni praticante BDSM.


Anche se  le dinamiche dominazione / sottomissione spesso portano chi si sottomette ad accettare anche dal punti di vista psicologico il controllo senza critiche da parte del/della dominante, è molto importante che chi si sottomette cerchi comunque di valutare se chi lo domina possiede autocontrollo sufficiente oppure no.
Schiavi e sottomessi, se vedete che il vostro/a dominante manca di autocontrollo, che si lascia trasportare dal emozione del momento, se si arrabbia e reagisce invece che agire, se non si cura di cosa vi fa o di come lo fa, se non tiene sotto controllo le conseguenze delle sue pratiche, se non ascolta neppure la vostra descrizione di come avete sopportato e subito quello che lui (o lei) vi ha fatto, di allora probabilmente siete nei guai ... forse vi conviene pensare bene se volte veramente affidarvi proprio a quella persona.


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C'è un motto antico che dice : Conosci te stesso .

Tra i molti significati che sono stati dati a questa frase, c'è l'ammonimento a conoscere i propri limiti,  «conosci chi sei e non presumere di essere di più» . Questo è un principio filosofico generale e chi lo ritiene valido lo applica a se stesso (o a se stessa) per tutte le cose della sua vita.

Da questo motto io derivo quest'altro:  Nel BDSM, Controlla te stesso. Sempre.

2 commenti:

  1. Utilissimo blog:
    il mio Padrone ha molto autocontrollo.
    Se è arrabbiato per qualche mia mancanza mi sgrida, ma non ha MAI preso la frusta per punirmi.
    Prima si fa sbollire la rabbia, si calma e POI mi punisce.
    aliceslave{DF}

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  2. Sempre grazie Jedrik, per i tuoi utilissimi insegnamenti specie per chi vorrebbe affacciarsi a questo mondo. Mi riallaccio ad un tuo precedente consiglio sulla sicurezza e, espongo cosa capita di frequente (anche se il buonsenso sin'ora mi ha messo in guardia).
    Alcuni "dominanti" uomini nella fase della prima conoscenza,credono di esprimere il proprio dominio "approcciandosi a te" alone di mistero assoluto,non mettendoti in condizione di affidarti a loro con "tranquillità e fiducia".
    Vogliono sapere, giustamente, tu chi sia, cell, e tutte le notizie possibili, ma di loro stessi non ti dicono nemmeno il proprio nome reale.
    Si informano su quello che saresti/potresti/vorresti fare,ma non ti mettono al corrente delle loro preferenze, non ti spiegano cosa significa il nome di una "pratica" con la semplice scusa del tuo "desiderio" di affidarti loro e che devi...ubidire a prescindere,al buio.
    Ma se io non so, nn conosco, non ti ho ancora visto,non ho percepito se " la ns scelta reciproca" sia quella giusta,come puoi volere che la prima volta che ti vedo, mi affidi "al buio" a te????
    Non credo di essere troppo...responsabile, credo di esserlo il giusto.
    Ma...se così non fosse attendo i tuoi consigli.

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