(Nota Bene : Questo articolo fa parte di una serie di Note di BDSM in pratica )
Nella pratica del BDSM vengono detti limiti quelle attività che almeno uno dei due partner NON vuole fare.
Ogni persona che vuole praticare o pratica il BDSM ha delle attività (tra tutte quelle possibili e immaginabili) che non lo interessano oppure che gli sono decisamente sgradite o che addirittura gli risultano disgustose. Nel momento in cui si ricerca e si valuta un partner per praticare del BDSM, è meglio che entrambe le persone conoscano le attività che vorrebbero fare assieme ma soprattutto alle attività che NON sono gradite.
Evitate l'errore di dare per scontato che quella certa cosa che voi desiderabile e/o che non trovate particolarmente strana ne pesante sia accettata senza problemi anche dal vostro partner. Questo è una leggerezza che può generare equivoci spiacevoli e secondo la mia esperienza questi equivoci succedono più spesso di quello che pensi. Il modo per risolvere la questione è riflettere bene sui proprio "limiti" BDSM e poi comunicarli in modo chiaro (ovviamente senza mai essere irrispettosi, ne arroganti ne supponenti).
Comunicare bene con il partner (o con il potenziale partner) e valutare sia i "desiderata" che i "non-lo-farò-mai" è una parte importante della preparazione alla pratica BDSM vera è propria, sia nel caso in cui si cerchi qualche ora un "gioco" BDSM, sia nel caso in cui si voglia iniziare una relazione BDSM più duratura e strutturata.
Voglio chiarire che quando si parla di "limiti" si intende sia quelle attività che una certa sottomessa (o sottomesso) non vogliono subire, sia le attività che un certo dominante non vuole infliggere. In questo c'è una perfetta simmetria. Non dimentichiamoci che anche chi domina sceglie quello che vuole o non vuole fare ed ha tutti il diritto di evitare qualsiasi attività che gli sia noiosa, sgradita o che semplicemente non gli interessi.
La parola "limite" potrebbe fare pensare ad una qualche "mancanza" da parte della persona ma NON E' per affatto così. Non si parla di limiti come mancanze ma si parla invece del diritto di scelta di ognuno, diritto che non deve mai mancare dato che parliamo (come sempre) di una attività BDSM Consensuale.
E' consuetudine fare una distinzione tra limiti relativi (soft limit) e limiti assoluti (hard limit). Questa distinzione deriva dal fatto che a molti dominanti piace testare, spingere o forzare i limiti della propria/o sottomessa/o ea anche dal fatto che a molte sottomesse o sottomessi piace riuscire a donare al dominante qualcosa che non ritenevano di poter dare (superare un proprio limite). Spesso l'intenzione è quella di fare crescere la sottomessa o il sottomesso usando una attività BDSM che sia "estrema" per quella certa persona (anche se non lo è in modo assoluto). Il mio parere è che fare crescere non è mai sbagliato, specie in un rapporto BDSM. Può essere molto stimolante ed eccitante per entrambe i partner quando il dominante propone (o pretende) una attività che è stata dichiarata come un limite relativo, specie quando lo fa in modo progressivo (iniziando dal poco ed andando verso il molto) e senza mai forzare la situazione. Non dimentichiamoci però che è sempre la sottomessa (o il sottomesso) che ha il diritto di veto ( la Consensualità ), quindi io credo che proprio nel il spingere i limiti di un sub stia una delle più eccitanti e difficili sfide per un dominante.
Per questo è consuetudine distinguere tra limiti relativi (soft limit) intesi come attività che in determinate situazioni potrebbero essere forzati e limiti assoluti (hard limit) intesi come attività che non sono da proporre mai ( ne tanto meno si può pensare di forzarle), in nessun caso e per nessun motivo.
Alcuni praticanti usano addirittura una "lista dei limiti" scritta, che si può fare da leggere ad un partner (o ad un potenziale partner) per informarlo/a. In alcune situazioni qualche praticante richiede al partner la compilazione di una lista di limiti pre-stampata comprendente decine (o centinaia) di diverse attività BDSM. Chi compila queste liste dei limiti deve segnalare tutte le attività che considera limiti (assoluti o relativi) ed eventualmente anche le attività che invece sono gradite o molto gradite. Di regola questa lista dei limiti viene scritta sia dal/dalla dominante che dalla/dal sottomessa/o e poi le liste vengono lette da entrambe le persone.
La lista dei limiti ha una sua utilità pratica ( specie quando i partner non si conoscono bene) ma va detto che il redigere questa "lista della spesa BDSM" è noioso, non particolarmente elegante ed anche abbastanza anti-eccitante. Arrivare a conoscere quello che il partner desidera e NON desidera fare avviene naturalmente parlando (o scrivendo) in modo libero con lui /lei, anche se in questo caso è necessario tempo ed attenzione per cogliere i punti salienti.
Il vero vantaggio della lista dei limiti è che permette una maggiore velocità di comunicazione tra persone che non si conoscono ed a mio parere è da raccomandare solo nel caso stiate cercando un partner occasionale per giocare qualche ora.
A chi fosse interessato ad usare la lista dei limiti BDSM, consiglio di cercare con un motore di ricerca le parole "bdsm checklist" per trovare decide di risultati utili in inglese. Non so se esistano delle versioni in italiano, ma poco importa dato che secondo me queste liste sono uno strumento molto limitato.
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